Archivi per la ricerca
Archivi per la ricerca: cos'è l'auto-archiviazione?
L'auto-archiviazione del proprio articolo, nella versione consentita dall'editore, in un archivio istituzionale o disciplinare/tematico ad accesso aperto è una delle strategie promosse dal movimento Open Access.
L'auto-archiviazione, o «Green road», prevede che la versione finale dell’articolo accettato per la pubblicazione sia depositato in un archivio aperto istituzionale o disciplinare. Questa versione, nota anche come “post-print” o "Author’s Accepted Manuscript", si riferisce all’articolo che ha superato il vaglio dei pari, che quindi comprende tutte le modifiche richieste dalle attività di peer reviewing, ma non è ancora stato formattato dall’editore. La pratica di auto-archiviazione è accettata dalla maggior parte degli editori internazionali.
Il deposito del post print può avvenire al momento della pubblicazione o dopo un periodo di embargo; ciò dipende dalle politiche degli editori. Per conoscere le politiche degli editori sull'auto-archiviazione, si veda la banca dati Sherpa/Romeo.
Perché è vantaggiosa l'auto-archiviazione?
Attraverso l’auto-archiviazione si rende disponibile il proprio lavoro a tutta la comunità scientifica internazionale: i lavori vengono letti da una platea più ampia e quindi vengono citati di più rispetto agli articoli delle riviste a pagamento.
Come avviene l'auto-archiviazione all'Università di Padova?
L'autore può rendere disponibile il proprio lavoro a tutta la comunità scientifica internazionale auto-archiviandolo nei depositi istituzionali (repository) ad accesso aperto. Essi garantiscono la conservazione a lungo termine e la valorizzazione della produzione scientifica dei membri dell’istituzione.
Gli archivi istituzionali dell'Università degli studi di Padova sono:
Padua Research Archive
Padua Research Archive (PRA) è l’archivio istituzionale della produzione scientifica dell’Università degli Studi di Padova che ha lo scopo di raccogliere, documentare, conservare e pubblicare, anche ad accesso aperto, tutti i prodotti della ricerca dell’Ateneo.
Padua Research Archive utilizza la piattaforma IRIS (Institutional Research Information System) sviluppata da Cineca; da luglio 2015 sostituisce U-GOV Ricerca.
Il passaggio da un catalogo chiuso ad uno aperto è in linea con l’orientamento generale, a livello nazionale ed internazionale, di favorire la disseminazione in rete dei risultati delle ricerche assicurandone la più ampia diffusione possibile.
Maggiori informazioni e relativa documentazione sulle modalità di accesso alla piattaforma PRA, sulle modalità di deposito dei lavori di ricerca sono disponibili sul sito Unipd.
Padua@Research è il nome dell’archivio istituzionale dell’Università di Padova implementato dal Sistema Bibliotecario di Ateneo nel 2005 per il deposito a norma di legge delle tesi di dottorato. L’archivio ospita inoltre documenti in formato elettronico depositati su base volontaria da quanti si occupano di ricerca in Ateneo, docenti, ricercatrici e ricercatori, e chi con loro collabora.
Research Data Unipd
Research Data Unipd è il servizio per la gestione e l’archiviazione a lungo termine dei dati di ricerca. La piattaforma consente di archiviare, rendere accessibili e riutilizzabili i dati necessari a validare i risultati presentati in una pubblicazione scientifica, così come ormai richiesto anche dai principali enti finanziatori e da numerose riviste internazionali.
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo garantisce assistenza agli autori in tutte le fasi dell’auto-archiviazione e un’informazione aggiornata sulle tematiche del diritto d'autore in Italia ed Europa.
Altri archivi aperti
Esistono molti archivi aperti, generalisti o disciplinari, quali ad esempio, Zenodo, Arxiv.org, Repec.org, Pubmed Central.
Quali vantaggi hanno gli archivi istituzionali rispetto ad un altro archivio aperto?
I vantaggi di un archivio istituzionale sono in particolare due:
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l'ufficialità: è l'istituzione che gestisce l'archivio che garantisce l’autorevolezza dei documenti in esso contenuti;
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la persistenza dell’informazione in rete e la conservazione a lungo termine sono maggiormente garantite.
In che altro modo è possibile pubblicare Open Access?
È possibile pubblicare OA anche attraverso la «Gold road», ovvero la pubblicazione, a volte anche a pagamento, in riviste commerciali peer-reviewed che rendono immediatamente e gratuitamente accessibile i propri contenuti. Vai alla sezione Open Access per maggiori informazioni.