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Identificativi permanenti

DOI

Il DOI (Digital Object Identifier) è un identificativo alfanumerico utilizzato per identificare in modo persistente vari oggetti. L'ID è costruito in base a una sintassi normata ISO e rientra anche nel sistema URI (Uniform Resource Identifier), oltre che essere un'implementazione dell'Handle System.

Formato da un prefisso e da un suffisso separati da barra obliqua "/", il prefisso è  facilmente riconoscibile dal formato numerico 10.XXXX*, che caratterizza tutti i DOI e identifica l'entità che registra l'oggetto. Nel suffisso può essere descritto il contenitore (ad esempio, la rivista) o il contenuto con diversi livelli di dettaglio opzionali.

Il DOI è ampiamente utilizzato per identificare contenuti accademici e professionali (come articoli di riviste, abstract di convegni, capitoli di monografie, ecc. ), set di dati e pubblicazioni online di enti governativi o aziende commerciali. Inoltre, l'identificativo può rappresentare entità astratte, fisiche o elettroniche, come performance, elementi audio o video, software e opere creative (in formato elettronico o fisico).

L'identificazione univoca e persistente dell'entità è utile per la condivisione della stessa con una comunità di interesse, così come nella gestione della proprietà intellettuale.

Il DOI "risolve" il proprio target, ossia consente l'identificazione dell'oggetto informativo a cui si riferisce: ciò avviene associando il DOI ai metadati dell'oggetto, e in particolare la URL in cui si trova l'oggetto. Il DOI  rimane il medesimo per tutta la "vita" dell'oggetto identificato (ad esempio, per un articolo accademico il DOI conferito alla versione accettata è il medesimo dell'articolo nella versione pubblicata); diversamente la URL e altri metadati associati possono cambiare nel tempo.

 

Handle

L'Handle è un identificativo alfanumerico che consiste di un prefisso che identifica l'autorità di denominazione e un suffisso che descrive il nome locale di una risorsa.

Ad esempio, qualsiasi oggetto inserito in IRIS - Padua Research Archive è dotato di un identificativo Handle del tipo 11577/XXXXXXX dove 11577 identifica l'archivio dell'Università di Padova.

A differenza del DOI, gli Handle sono sempre "trasparenti": non codificano direttamente informazioni sulla risorsa sottostante ma forniscono solo i mezzi per recuperare i metadati associati.

 

ORCID

L'ORCID (Open Researcher and Contributor ID) è un identificativo alfanumerico, non-proprietario, per l'identificazione univoca di chi contribuisce o ha una relazione di responsabilità nella letteratura scientifico-accademica (authors/coauthor/collaborator/member of working group... ) e nella produzione di prodotti di Ricerca (ad esempio dataset, revisioni tra pari, letteratura grigia...).

Come ID univoco e persistente risponde alla necessità di distinguere i contributi di persone diverse che pubblicano o producono output di Ricerca nel caso di omonimia, di cognomi che mutano, di abbreviazioni diverse o di traslitterazioni non univoche.

ORCID è utilizzabile e interrogabile liberamente, oltre a essere interoperabile con altri sistemi di identificatori persistenti e svariate banche dati.

Oltre a identificare chi contribuisce, l'ID permette di legare i contributi a un profilo personale consultabile nel portale ORCiD.org, a cui possono essere aggiunti numerosi elementi curriculari. Il profilo ORCID necessita di verifiche di completezza e corretto allineamento delle informazioni da parte del soggetto identificato, che può renderne il contenuto pubblico o privato, con diverse granularità.

 

Identificativi legati a banche dati


PMID e PMCID

Identificativi univoci numerici dei contributi presenti nelle banche dati NCBI PubMed (PMID) e PubMed Central (PMCID). Assegnati automaticamente ad ogni contributo indicizzato, a differenza dei DOI, sono identificativi interni pensati per essere utilizzati solo in riferimento o per il recupero delle informazioni dalle banche dati NCBI.

 

Scopus Author ID e Scopus Document ID (EID)

Identificativi univoci rispettivamente dei contributori (Scopus Author ID) e dei contributi (Scopus Document ID - EID) indicizzati nella banca dati Scopus (Elsevier).

Scopus Author ID viene assegnato automaticamente a ogni autore dopo aver pubblicato almeno un articolo indicizzato in Scopus. Associato al profilo dell'autore in Scopus è un codice univoco che può subire modifiche in caso vengano raggruppati più profili autore o in seguito a correzioni. Nel profilo autore della banca dati di Elsevier lo Scopus Author ID può essere associato all'ID ORCID, con il quale è interoperabile e integrabile.

Scopus Document ID o EID (Electronic Identifier) è una stringa alfanumerica univoca creata per identificare un record in Scopus. Gli EID sono visibili attraverso la funzione di esportazione dei documenti in Scopus e nella URL del singolo documento nella banca dati. Sono identificabili da un formato del tipo 2-s2.0-XXXXXXXXXXX. A differenza dei DOI, sono identificativi interni pensati per essere utilizzati solo in Scopus.

 

ResearcherID e WOS Accession Number

Identificativi univoci rispettivamente dei contributori (ResearcherID) e dei contributi (WOS Accession Number) presenti in diversi prodotti Clarivate (Web of Science, InCites, EndNote).

ResearcherID è un identificativo univoco che distingue i ricercatori in Web of Science, è associato a qualsiasi record autore generato automaticamente nella Web of Science Core Collection e a qualsiasi profilo riconosciuto direttamente dai contributori in Web of Science. Può essere associato all'ID ORCID, con il quale è interoperabile e integrabile.

WOS Accession Number è un numero identificativo univoco associato a ciascun record in Web of Science. Consiste in un codice identificativo numerico (composto da anno + numero progressivo di item) preceduto da "WOS:" (ad esempio WOS:XXXXXXXXX).