Sistema Bibliotecario di Ateneo
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Impatto della Ricerca

Bibliometria e impatto della Ricerca

Le metriche a livello di autore, come l'h-index, e le metriche a livello di rivista, come il Journal Impact Factor (JIF) o CiteScore, sono solo alcuni degli indicatori quantitativi utilizzati nelle analisi bibliometriche.

Gli indicatori bibliometrici si basano sull’analisi citazionale: l’incidenza delle citazioni e le prassi nella comunicazione dei risultati differiscono notevolmente a seconda delle comunità e dei topic di Ricerca, oltre ad essere dipendenti dalla variabile temporale.

La valutazione dell’impatto va quindi effettuata analiticamente e comparando i valori di una metrica nella stessa categoria disciplinare ed in riferimento alla medesima finestra temporale.

Tutte le metriche hanno limitazioni, non dovrebbero essere utilizzate come unica fonte di analisi o di classificazione, ma come strumenti di supporto a forme di valutazione qualitativa (informed peer review, panel).


Journal-level metrics

Il Journal Impact Factor (JIF) è riportato nel Journal of Citation Reports, calcolato ed interrogabile anche tramite il database citazionale in abbonamento Web of Science.

Per il calcolo della metrica sono necessari 3 anni di pubblicazione del seriale. A partire dal 2021, JCR conta le citazioni in base alla prima disponibilità (early access) della versione definitiva elettronica di un articolo (VoR), includendole nel calcolo del JIF 2020. Dall'edizione JIF 2022 (rilasciata nel 2023) tutte le riviste della Web of Science Core Collection hanno un JIF calcolato, includendo le riviste degli indici Arts and Humanities Citation Index (AHCI) e Emerging Sources Citation Index (ESCI).

CiteScore è una metrica analoga al JIF, calcolata e fornita dal database citazionale in abbonamento Scopus (accesso via IP di Ateneo, SSO o Auth-proxy). CiteScore include anche riviste “recentissime”, con un solo anno di pubblicazione, con una finestra variabile di 1-4 anni.

 

Author-level metrics

L’Hirsh-index o h-index è una metrica riferibile al singolo autore (o a gruppi di autori) ed è rappresentato nei profili autore e calcolabile sia in Web of Science, che in Scopus.

I due database indicizzano fonti non completamente sovrapponibili, seriali e monografiche, selezionate tramite criteri editoriali e qualitativi (WoS, Scopus), con metodologie e tempistiche differenti: il calcolo dell’H-index può differire a seconda della banca dati consultata, oltre a variare nel tempo (è buona prassi citare data e fonte del calcolo).

Di semplice lettura le metriche  a livello articolo CNCI (Category-Normalized Citation Impact) di InCites e FWCI (Field Weighted Citation Impact) in Scopus, entrambe hanno come focus il rapporto delle citazioni ricevute rispetto alla media mondiale, prevista nella categoria di riferimento. Un valore maggiore di 1 indica che la media globale prevista è stata superata.

 

Misleading metrics

Attenzione alle metriche fasulle: nel caso si faccia riferomento agli indicatori bibliometrici nella scelta della rivista in cui pubblicare, è necessario verificarne l’effettivo calcolo nei database citazionali in abbonamento. Metriche false (o con nomi simili alle più note) sono segnali inequivocabili di una rivista o editore poco credibili.

Google Scholar non prevede una selezione dei contenuti indicizzati e non offre delle indicazioni sulla copertura delle fonti e il calcolo degli indicatori. Mentre Web of Science e Scopus sono database a pagamento, Scholar è un motore di ricerca gratuito e liberamente accessibile in rete. Indicizza letteratura specialistica (pubblicata e letteratura grigia) di area scientifico-accademica e ha sviluppato delle metriche citazionali (non intelliggibili nel calcolo) che coprono gli articoli di ricerca pubblicati a partire dal 2016.

 

Utilizzare profili e identificativi univoci

Per comunicare discrepanze, attribuzioni mancanti o errate nei propri profili autore o prodotti della ricerca, chi pubblica può utilizzare le procedure dedicate in Scopus o in Web of Science.

Per assicurarsi che tutte le proprie pubblicazioni e citazioni vengano riconosciute e conteggiate nel calcolo di indici, citazioni totali o soglie abilitanti, è utile sia creare e utilizzare i profili univoci di identificazione dell'autore, tramite strumenti come ORCID, sia adoperarsi affinchè in Padua Research Archive (IRIS) i propri contributi siano corredati degli identificativi univoci come il DOI e gli identificativi delle banche dati Scopus e Web of Science. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata agli ID permanenti.

 

Metriche normalizzate o "pesate", quartili e percentili

Esistono inoltre degli indicatori sintetici "pesati" (weighted metrics) a seconda della categoria disciplinare di riferimento o normalizzati per arco temporale, che permettono una maggiore comparazione quantitativa tra articoli, riviste o autori appartenenti a settori diversi o con età accademiche differenti.

SNIP (Source Normalized Impact for Papers) e FWCI (Field Weighted Citation Impact) sono due metriche di questa tipologia (rispettivamente journal-level e article-level) presenti in Scopus adatte al confronto tra le discipline. Anche il Journal Citation Indicator (JCI) fornisce, in JCR e Web of Science, una metrica a livello di rivista di facile interpretazione, allo stesso modo è utilizzabile la metrica article-level CNCI presente in InCites.

L’utilizzo dei quartili e percentili delle metriche non pesate (JIF Quartile, Average JIF Percentile, CiteScore Percentile ...), trasforma la posizione nella categoria data da un valore assoluto in un valore quartile/percentile, consentendo un confronto tra categorie più significativo. In InCites è possibile svolgere agevolmente confronti tra riviste (e non solo) utilizzando diverse metriche normalizzate.

 

Altre metriche ed indicizzazioni qualitative

Altri approcci, ad esempio le altmetrics, l'analisi dell'attività nelle reti accademiche o delle metriche relative alla Open Science, svolgono ruoli diversi nella valutazione dell'impatto della produzione accademica e scientifica, non utilizzando la citazione bibliografica come valore di calcolo.

Analogamente alle altmetrics, le metriche di Elsevier PlumX (integrate nel repository istituzionale Padua Resarch Archive - IRIS e disponibili a livello articolo in Scopus e ScienceDirect, anche tramite API) permettono di individuare l'impatto citazionale, di uso e di condivisione del singolo prodotto della ricerca.

Ad esempio, nella Master Journal List (accesso libero tramite registrazione o abbonamento di Ateneo) sono elencate tutte le riviste indicizzate in Web of Science, per ogni rivista sono disponibili informazioni quantitative (JIF e altre metriche) e qualitative relative ad esempio alla peer review effettuata dal periodico, tassi di rifiuto o tramite indicatori compositi come il (TOP) Factor - Transparency and Openness Promotion.

ERIH PLUS è un indice di riviste accademiche per le HSS (Humanities and Social Sciences), nel quale oltre alle informazioni qualitative ed editoriali, sono presenti anche indicazioni sull’eventuale stato di accesso aperto e sulla conformità della rivista ai requisiti previsti dai finanziatori che aderiscono a PlanS.

 

Inserimento riviste e contenuti accademici in database, directory, servizi informativi e indici qualitativi

Il Centro di Ateneo per le Biblioteche facilita e favorisce l'indicizzazione delle riviste accademiche che vedono una importante partecipazione della comunità di ricerca dell'Università di Padova, si supporta la transizione all'accesso aperto, l'indicizzazione in DOAJ, DOAB, OApen, Scopus, Web of Science, Dimensions, ERIH-ERIH Plus, Sherpa-Romeo e altri servizi. Per richiedere informazioni utilizzare il Servizio Aiuto.

 

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